mercoledì, gennaio 4

La bottega parte del progetto politico locale


Da tempo ormai si parla a Sciacca di creare qualcosa che diventi riferimento locale del commercio equo e solidale, dell'etica dei diritti umani, del potere dei consumi critici e dei bilanci di giustizia. Tutto ciò rappresenta parte di un vero e proprio progetto politico locale, specie dopo l'incontro con Rita Borsellino candidata a Presidente. L'incontro ha fatto emergere come i temi accennati sopra non siano semplicemente "di nicchia" e ristretti a una ridottissima cerchia di anime belle, ma riguardano tutti noi cittadini non sudditi. Le speranze di una dimensione politica complessiva quale quella proposta da LiberiamolaSicilia.it accelerano sicuramente i tempi entro cui calare l'agire critico e consapevole di un comitato promotore che faccia proprie le riflessioni sinora fatte, magari tramutandole in una inusuale bottega. Di tanto in tanto andiamo a votare, ma ogni giorno scegliamo "politicamente" come consumare, come comportarci, quali stili di vita adottare. Rompiamo allora le maglie delle nostre catene: o cambiamo la politica che vogliamo nostra, o la politica, anche quella nostra, cambierà noi. Sapremo intervenire dentro la fabbrica? Con una modesta bottega, o un ancora più modesto servizio a domicilio? Dalle parole passeremo ai fatti?

martedì, gennaio 3

Insieme si può: un servizio a domicilio equo e sperimentale


Il servizio a domicilio equo e sperimentale che immaginiamo è finalizzato alla verifica di fattibilità di una sia pur modesta ma solida bottega del commercio equo e solidale a Sciacca. E ad attivare il Coordinamento cittadino LiberiamolaSicilia.it attorno a un quotidiano fatto e contatto, piccolo ma significativo oltre che simbolico e non solo. Per cominciare, una iniziativa come quella di un servizio a domicilio, molto più modesta di quella di una bottega, potrebbe servire a fare chiarezza, perchè un tale preliminare servizio comporta già varie cose concrete: una embrionale organizzazione d'impresa e almeno una rete di clienti, uno "zoccolo duro" di 120-150 fruitori fedeli su un bacino di almeno 400-600 interessati, con raccolta degli ordini da parte di un centro che indirizza le consegne a un gruppo di collaboratori occasionali. L'attività vista così è ancora molto semplice (?) e può essere (?) prudentemente sperimentata: il centro, formato dal titolare (anche unico) dell'impresa che sostiene le spese collegate all'esercizio economico, tramite dei semplici collaboratori occasionali potrà infatti organizzare con poco la raccolta anticipata degli ordini e degli acquisti presso un Magazzino regionale (Palermo, Catania) con il 18% (circa per gli alimentari) e il 40% (circa per i prodotti artigianali) di sconto sul prezzo al cliente. Il centro a questo punto potrebbe garantire ai collaboratori un tot (9% - 20% ?) del venduto, a partire da un compenso minimo orario (?) per la distribuzione (5 euro in prodotti / 4 euro in contanti?). Si sperimenterebbe così nei fatti la commercializzazione di prodotti e servizi equi in modo continuo e non episodico, con risultati e indotto (produzioni di reti e palinsesti di informazioni, scelte e politiche altre rispetto a quelle speculative comuni) che andrebbero verificati oltre il volontariato episodico, integrando tentativi già fatti e da fare di vendite locali a eventi o culturali o parrocchiali, e fidelizzando insieme e fuori da ogni steccato fornitori etici, distribuzione, lavoro e consumo solidale. Per modelli di socioeconomia nonviolenta o economia etica o semplicemente altra, e in vista di una struttura maggiore (una bottega laboratorio?) che possa significativamente proporsi, "tenere" e durare nel tempo. Chi vuol contribuire, partecipare? Scouts, Parrocchie, Posiviri, Sinistra Giovanile, studenti e prof, popolo dell'Unione e un Coordinamento cittadino che promuova le singole risorse: diamoci da fare, insieme si può.

lunedì, gennaio 2

Prezzi antimafia e competitivi


A partire dal produttore originario e via via lungo la catena più o meno lunga che porta al consumatore finale, per i contraenti la bussola ideale è un prezzo allettante, vincente al facile confronto. Parliamo di economia, di mercato e mercantilismo? Non solo e non tanto. Terra terra, basta leggere questi post, vedere le nostre scelte, i nostri prodotti e i nostri servizi, per rendersi conto che c'è dell'altro. Cosa e quant'altro lo vedremo insieme con la partecipazione, cooperando con vendite, acquisti, collaborazioni, volontariato che sappiano essere competitivi e che al giusto prezzo sviluppino pratica e dinamica conoscenza, fiducia, coraggio, tutela dei propri buoni, dignitosi, umani e civili interessi. Contro le mafie degli scambi diseguali e obbligati, per un consumo critico che impegni tutti noi, cittadini non sudditi.